lunedì 28 giugno 2010

Casa dolce casa


Booking Confirmation
You have booked the following room:

Object number: 3301 002 07 0204
Area: Ålidhem
Address: FYSIKGRÄND 3 G 0204


Ora lassù, immersa nel verde del lontano nord svedese, una casa mi aspetta.
Ho appena scelto 7 persone con cui cenerò tutte le sere e farò colazione tutte le mattine.
Ho appena scelto cosa vedrò fuori dalla mia finestra per 10 mesi.
E neanche a farlo apposta, è in Via della Fisica.

Penso che i momenti di sogno consistano in un librarsi nell'infinito mentre quelli di progetto in un moto ben direzionato e saldo.
In questo momento della mia vita sto provando entrambe le sensazioni.
Quando chiudo gli occhi sono un astronauta che nuota nello spazio più magico e luccicante, ma poi guardo affianco a me e ho una piccola astronave che mi può portare ovunque io voglia.


M.P.

sabato 19 giugno 2010

Letter of Acceptance

Trovo nella mia buca una bella busta.
Sono dell'idea che una busta sia tanto più interessante quanto più è rigonfia (quelle sottili in genere sono noiosissime): questa aveva già un discreto spessore.

Umeå Universitet
Studentcentrum
SE-901 87 Umeå

Contiene la Letter of Acceptance!
Sono ufficialmente uno studente Erasmus 2010/11.

Nella busta c'è materiale succulento da leggiucchiare:
  • Mappa di Umeå (fronte), mappa del campus (retro)
  • Student Handbook, un libricino pieno di chicche
  • Offer of Housing, le istruzioni per pagare un anticipo di 7500 SEK per l'appartamento
tutte pagine che solleticano l'immaginazione.
Nello Student Handbook leggo della biblioteca, dell'Universum, di organizzazioni studentesche, feste e festival, assicurazioni sanitarie, il Buddy Programme, come muoversi, quanto costa un abbonamento al centro sportivo IKSU...sogno ad occhi aperti!



"Devo stare coi piedi per terra, devo stare coi piedi per terra..."

lunedì 14 giugno 2010

Io ho scelto il Nord

Capita in un certo periodo della nostra vita di aver trovato un equilibrio, di avere la fortuna di non soffrire, di riuscire a portare avanti con soddisfazione le nostre passioni.
Ma l'equilibrio è anche stasi e la nostra natura intrinseca ricerca una costante evoluzione, un cambiamento.
Dovremmo sentirci a posto con noi stessi, tutto quadra, funziona e procede come ingranaggi perfettamente affinati che si incastrano a puntino e mettono in moto i nostri giorni.
Però nel passare le nostre giornate, pulite, bilanciate, abbiamo un sentore, una nebbiolina che pervade la nostra mente e toglie un po' di ossigeno all'aria che respiriamo.
I colori sono spostati verso il grigio, le strade odorano di stantio, i suoni sono ovattati.
Iniziamo a prendere consapevolezza di questa attenuazione dei sensi e la realtà si fa più asfissiante, non sappiamo nemmeno bene perchè ma un qualche pugno invisibile ci stringe debolmente le budella disorientandoci e facendoci sbattere la fronte su spigoli invisibili nel nostro percorso quotidiano.
Vorremmo svegliarci e trovarci circondati da un mondo nuovo, ci pare che la realtà per quanto grande non ci può servire a nulla, ci manca la possibilità di goderne la sua grandezza, vorremmo percepire almeno una dimensione in più.
E' tutto qui?
Questa domanda ci assilla, ci gira e rigira in un moto centrifugo straziante, la nostra testa è vuota, ci bruciano gli occhi.

Poi abbiamo l'illuminazione, vediamo uno spiraglio di luce nuova, luce colorata, luce leggera: è il momento di partire.
Prendere una direzione e seguirla, non importa quale.
Essere pronti a tutto ciò che questa direzione ci riserverà, felicità ingenue e potentissime, dubbi e malinconia profondi.
L'importante è non fare le valigie, questo è il bello!, non dobbiamo portare nulla con noi:
saranno le persone che incontreremo per strada a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

M.P.