martedì 9 agosto 2011

Epilogo


Nuovo, ultimo, post.
Non potevo chiudere la storia del pinguino mediterraneo con un post non mio, il racconto di Albi.
E la data di quell'ultimo post, il 31 maggio, la dice lunga.
Mancavano 2 soli giorni alla mia partenza dal Nord, e l'approccio che scelsi di usare fu quello del blackout: luce spenta sul passato, sui ricordi, su tutto l'ultimo anno e sguardo dritto avanti a costruire.
Più mi avvicinavo all'ora X e più il mio metodo dava segni di cedimento: la nostalgia era in agguato.
Allora ho ridotto la distanza a cui guardare mantenendo la direzione. Anziché pensare ai prossimi mesi, al prossimo anno, mi ero dato una scaletta di cose da fare a distanza di mezz'ora: pesare la valigia che non voleva saperne di stare nei 10Kg, pulire la camera svuotata degli ammennicoli raccolti in un anno, vendere la bici con la ruota posteriore storta, dare un abbraccione generale disseminando e raccogliendo promesse di rivedersi da qualche parte un giorno in giro per il mondo, dormire da Kelly, taxi per l'aeroporto, saluto ad Artis allo scalo di Riga, e poi ormeggiare all'altra metà del mondo.
Mi sono chiesto molte volte se quello sia stato l'approccio più "giusto", più naturale e corretto nei confronti dei miei ricordi; quello che posso dire con certezza è che ha funzionato, ho tenuto a bada la nostalgia.

Ora quando penso alla neve, quel bianco che era dappertutto nelle mie storie, alla strada nella foresta per tornare dal campus, alle lezioni di Fisica col buio fuori dalla finestra, alle serate senza meta, ai miei giri su e giù per la Svezia, al bombardamento di emozioni che avevo esattamente un anno fa, prima di partire, e che, se chiudo gli occhi, rivivo tale e quale... ora vorrei di nuovo essere là.

Crogiolarsi nella nostalgia è molto simile a inserire una videocassetta nel cervello e rivivere in prima persona tutti i ricordi ma appena il nastro si interrompe il respiro viene un po' meno: forse meglio rimandare, ancora una volta.

Qui finisce il pinguino mediterraneo, ma si apre un altro capitolo: dalle renne alle rane, come ha detto un mio amico.

Chiudo con un'immagine propositiva, postata dal grande bluesman Keb' Mo'.

Hej då