domenica 28 novembre 2010

Domenica placida e tranquilla

 Nell'ottica di combattere le sempre meno ore di luce, oggi ho messo la sveglia alle 7.
Appuntamento con Kaan alle 8 davanti all'IKSU e allenamento tonico palestra+piscina (con ovviamente jacuzzi e sauna a seguire, altrimenti che domenica sarebbe!).
Ore 11 colazione turca a casa di Kaan e di filato un bel paio d'ore di Atomic and Molecular Physics.


Dopodichè ricambio con pranzo all'italiana ( =ovviamente pasta) e imparo a la gestualità turca:
solitamente all'arbitro si tende a urlare contro mettendo le mani giunte dietro la testa, il che significa "Arbitro, beccati sta testa nel ...", invece frapponendo il pollice tra l'indice e il medio si manda a fare in ..., e infine, cosa decisamente curiosa, se il pollice viene invece frapposto tra medio e anulare significa "Camionista, fai attenzione che hai una pietra incastrata nelle ruote" (Ve lo giuro, è vero. Controllate e mi crederete).
Alchè altre 3 belle ore di studio, stavolta di Fisica Nucleare e Subnucleare (esame che devo dare a Torino a dicembre), fika a sorpresa alle 18.30 dove Anders mi informa che ha un secondo paio di scarponi della mia misura e anche un paio di sci, quindi andremo a fare sci di fondo insieme (mi sa che ci faremo un bel ... perchè lui è un vero infognato di sport. Solo per farvi capire: se prendete il ponte per andare downtown che è lungo e con una gran pendenza, ma soprattutto sottoriscaldato quindi senza neve, vedrete quel matto di Anders allenarsi come un disperato di corsa su e giù su e giù su e giù).
Nel frattempo in questi giorni si pone un problema fondamentale e filosofico: sempre Anders mi ha detto che se uso la calzamaglia prima che la temperatura scenda sotto i -20°, non sopravviverò all'inverno, allora io sto virilmente resistendo.
Tuttavia, pur essendo solo -17°, la temperatura percepita segnalata causa vento e umidità è di -22/23°: sono autorizzato a mettere la calzamaglia?
Non oso chiedere ad Anders con timore che da gran maestro del gelo giochi al ribasso e mi imponga un minimo di -25°.
Comunque al momento si sopravvive e benone.

Ah, vi lascio con una piccola delizia di immagine: le montagnole che si formano sopra i sellini.


giovedì 25 novembre 2010

Il Capitano Paf

Il Capitano Paf non sapeva di essere un capitano, nè tantomeno di poter guidare una nave.
Una sola volta aveva visto il mare, quando era bambino. Suo padre, che era in visita a una vecchia zia vicina a varicare il confine tra l'essere e il non essere, aveva portato con lui il piccolo Paf mostrandogli il grande blu.
La vecchia zia si spense in un misterioso nulla quella stessa notte.
Paf era piccolo, non capì dove le persone andavano quando chiudevano gli occhi per l'ultima volta.
Aveva occhi grandi e colorati, capaci di assorbire tutto il mondo.
Il suo corpo crebbe come quello di ogni altro ragazzo, le sue idee purtroppo pure.
Capì che non è vero che quando le persone muoiono vanno sulle nuvole e che non è vero che quando nevica ci stanno salutando.
Paf aveva amici che credevano nel paradiso, altri che non se ne preoccupavano.
Tutti si erano creati o avevano comprato una risposta a forma di cubetto di lato sì e no 20 cm, con cui si alzavano al mattino, si sciacquavano la faccia, facevano colazione e tutto quanto.
Paf all'inizio non voleva comprarsi nessuna scatoletta, diceva che poteva farne a meno di una stupida scatoletta, ma tutti tutti quanti ne avevano una, così iniziò per la legge del contesto, a prenderne in prestito una qua, assaggiarne una là, dissezionarne un'altra su e giù.
Dell'infinità di fotoni che avevano colpito i suoi grandi occhi in tutta la sua vita, furono quelli di un breve momento a dargli la liana per saltare dall'albero addobbato di scatole su cui abitava: Paf si ricordò di aver visto il mare, quella volta, quando era bambino.

Oggi il Capitano Paf scivola con la sua piccola barca nel grande blu, blu infinito, e non incontra nessuna scatola nel suo viaggio senza meta, perchè le scatole non sanno nuotare.

giovedì 11 novembre 2010

° Update

Mi è stato riferito oggi da fonti attendibili (Louise, mio corridoio), che questo sarà:

il più freddo
  inverno
   degli
    ultimi
     100
        anni
                !  


Ma noi mica ci spaventiamo per questo.
Per curiosità, è sopravvissuto qualcuno all'inverno di 101 anni fa?



Snowfun

Stasera ho lanciato l'idea di un post-cena a base di frutta intinta in cioccolato fuso ed è stato un golosissimo successo.
Nel mentre ho buttato l'occhio fuori dalla finestra e un po' di gente stava costruendo un igloo di neve.
L'istinto è stato irresistibile: calzamaglia, giacca da sci, guanti e cappello.
Via si parte.
Bob, muri di neve e ovviamente pupazzi di neve.
Artis c'ha una tecnica incredibile e ne è venuto fuori in pochi minuti un pupazzo veramente gigante.
Vedere le foto.










domenica 7 novembre 2010

Min fika


Eh sì, siamo proprio un bel corridoio.
Ogni due settimane ci facciamo una fika insieme, ci si aiuta quando è necessario, teniamo cucina, sala da pranzo e corridoio puliti e si incrocia sempre qualche discorso piacevole a pranzo e a cena.
La foto che vedete sopra è la "min fika" (scriverlo in italiano avrebbe destato qualche cruccio): marmellata di fragole di Hanne, biscotti di Ica (è un supermercato..), caffè, succo di mele, succo ai mirtilli e poi il mio gioiellino.
Quella non è una torta qualunque, è la mia prima torta!
Ho dovuto affrontare in progressione crescente compiti ardui, del tipo trovare lo zucchero a velo nel supermercato (grado di difficoltà 1/5), sciogliere il cioccolato fondente (2/5), separare gli albumi dai tuorli (2/5 nonostante all'inizio non avessi grandi speranze) e infine "montare a neve" (4/5 non avevo la più pallida idea di come avrei fatto).
Ebbene nonostante tutto sono rimasto io stesso stupito, il risultato è stato eccellente: pareva una torta.
Quanto alla decorazione, "3G" è il nostro corridoio di Fysikgränd.
Nonostante la torta possa sembrare una semplice torta al cioccolato, nasconde all'interno un cuore cremoso e cioccolatoso che sono sicuro vi sorprenderebbe (tutto merito dei gran consigli culinari della mia suor germana di fiducia, sempre pronta ad assistermi con un sms in tempo reale sciogliendo ogni dubbio).
Allego qui sotto la ricetta in caso foste curiosi di provare (so che avete probabilmente altro da fare che cucinare torte, ma è estremamente rilassante, basta scegliere il disco giusto).

Apro una parentesi sulla Cleaning Week, forse mai citata prima.
La Cleaning Week, o anche conosciuta come The "I keep this place clean" list, nasce come risposta alla domanda "Ma come mai il vostro corridoio non è un porcile?".
Ogni settimana a rotazione uno di noi è incaricato di tenere pulito i fornelli, il tavolo, i ripiani della cucina, svuotare la spazzatura (le 4 differenziate, quella del cibo e quella del "non-so-di-che-è-fatto-questo"), passare l'aspirapolvere nel corridoio e in cucina, lavare il pavimento del corridoio e della cucina, pulire il forno, il microonde, etc. etc.
In tutto ciò vige sempre una regola aurea: cerca di lasciare un poco più pulito di come hai trovato. Questa regola è veramente magica e costruttiva (mentre l'inversa porta al collasso del sistema su stesso).
Sembra una stupidaggine, pare solo un semplice passare lo straccio qui e là, ma è la chiave per vivere bene nella società.
Dai e ti sarà dato diceva qualcuno.
Buon inizio settimana, io domani inizio 2+1 nuovi corsi (2 qui in Svezia e 1 che preparo a distanza) tutti a base di meccanica quantistica: sono chiaramente eccitato!




TORTA CIOCCOLATINO

200 g di cioccolato fondente
200 g di zucchero
200 g di burro
4 uova
1 pizzico di sale
4 cucchiai di farina
zucchero a velo o cacao amaro
sciogliere in un pentolino il cioccolato fondente con qualche ciucchiaio di acqua
aggiungere il burro e lo zucchero e amalgamare il tutto sul fuoco a fiamma bassissima
fino ad ottenere una crema
lasciare raffreddare un pò la crema ottenuta poi incorporare i rossi d'uovo
montare i bianchi d'uovo a neve con la frusta e aggiungere anche questi delicatamente
infine unire il sale e la farina
versare il composto in una teglia meglio se fodereata di carta forno
la torta è molto delicata si rompr facilmente
mettere in forno a 180 gradi per 20 minuti circa
una volta cotta e raffreddata cospargere con zucchero a velo o cacao amaro
se si rompe presentarla a quadrotti piccoli tipo cioccolatini

Nordkapp, Parte 4 di 5: Finalmente..

71° 10' 21"

Nordkapp, Parte 3 di 5: Un ultimo sforzo

L'approdo alla BARENTS Cabin


Come al solito, non dimenticate il tutto schermo e le casse...

Look Into The Air - Ian Murray






http://www.barentscabincruise.com